Non si hanno fonti certe sull’ origine ma sappiamo che il Merengue nasce sull’isola di Santo Domingo e il suo nome deriva dalla parola francese “Meringue” (lingua parlata nella Repubblica di Haiti che occupa la parte occidentale dell’isola di Santo Domingo) o “Mereng” nella lingua creola, che significa appunto meringa, dolce francese a base di albume di uova e zucchero. L’associazione a questo termine risiede probabilmente nel carattere frivolo e leggero di questa musica e del suo ballo.

Anche se il termine Merengue emerge solo nel 1850, tracce di questo ballo le troviamo fin dai tempi della colonizzazione spagnola nel 1500 nell’isola di Hispaniola (oggi Santo Domingo). Gli schiavi incatenati alle caviglie, riuscivano a muoversi trasferendo il peso del corpo da un piede all’altro spesso al ritmo del tamburo. Da qui il tipico movimento trascinato che è la base del Merengue.
Già nei primi decenni del novecento il Merengue era considerato il ballo nazionale della Repubblica Dominicana. Sbarcato negli Stati Uniti negli anni 50 e successivamente in Europa sotto braccio alla salsa, ebbe da subito un notevole successo tra i ballerini alle prime armi grazie alla sua facilità di apprendimento.
Recentemente il Merengue ha vissuto un periodo di declino vuoi per il suo ritmo tanto particolare da impedirne trasformazioni musicali innovative e accattivanti per le nuove generazioni, vuoi per i ballerini sempre più attratti da coreografie complesse come quelle della salsa e da movimenti sensuali come quelli della bachata.

L’ultima tendenza di questa musica, che sta avendo notevole successo a Santo Domingo (ma in Italia non è ancora arrivata), prende il nome di “Merengue de Calle” (Merengue di Strada) o "Merengue Urbano" e nasce dalla mescolanza del Merengue più veloce con i ritmi più moderni della musica hip-hop e reggaeton. Proprio l’influenza di questi ultimi generi musicali ha conquistato i più giovani che spesso lo ballano da soli nelle discoteche.

Tra i balli caraibici, il Merengue tecnicamente risulta il più semplice e immediato. L’attenzione del ballo sarà più orientata al movimento del corpo e alla guida che ai passi. Fondamentale e caratteristico di questo ballo è il movimento denominato “Cuban Motion” cioè l’alternare il peso da un piede all’altro con un accentuato movimento del bacino. Il ritmo di 2/4 prevede appunto due soli passi (1 e 2) senza pause. E’ un ballo che si esegue prevalentemente sul posto. L’arricchimento con figure coreografiche avvenuto negli ultimi anni lo ha reso un po’ più coreografico e meno istintivo.

Sabor Latino

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